Questa convinzione nasce dall’idea che dopo cena, dormendo, non si abbia la possibilità di consumarli/bruciarli con l’attività. Questo ragionamento ha poco senso dal momento in cui la maggior parte delle persone è completamente sedentaria, ovvero non fa attività fisica e svolge un lavorio sedentario. Infatti il dispendio energetico durante il sonno non è molto diverso da quello di quando si svolge un lavoro sedentario (esempio lavorare in un ufficio).
Non conta quindi in che momento della giornata mangiate carboidrati, ma piuttosto quanti ne introducete quotidianamente in base al vostro fabbisogno giornaliero. (e soprattutto quante calorie totali vengono introdotte con la dieta). Si ingrassa quando si introducono calorie in eccesso rispetto al proprio fabbisogno. Quello che conta è non consumarne in quantità eccessive, ma al contrario stare attenti a consumarli nelle giuste porzioni in base al proprio fabbisogno.
Inoltre se assunti la sera favoriscono il sonno in quanto il loro consumo favorisce la sintesi di insulina, che a sua volta facilita l’assorbimento di triptofano, amminoacido precursore della serotonina e della melatonina, che regolano rispettivamente l’umore e il ritmo del sonno.
L’affermazione che i carboidrati, se assunti la sera, facciano ingrassare è quindi priva di fondamenta.